Il paradigma scientifico attualmente dominante in ambito medico è fortemente vincolato a una visione della realtà e della fisiologia corporea e psicologica che la fisica degli ultimi quarant’anni ha, al contrario, fortemente messo in discussione.
Solo negli ultimi anni, una branca della medicina definita “quantistica” (o a volte, secondo un’altra prospettiva, “energetica”), sta prendendo piede grazie all’integrazione della spiegazione dei fenomeni biologici con le scoperte inerenti i campi biofisici informazionali, elettrici e magnetici.
Attraverso queste nuove conoscenze è necessario guardare ai sistemi di comunicazione e regolazione del corpo in un modo diverso e molto meno meccanicistico e semplicistico. La malattia, in un’ottica comprensiva subatomica di questo tipo, non è più un problema automatico di tipo genetico, un processo di deterioramento o un incidente di percorso senza spiegazione, ma una disregolazione elettro-chimico-cellulare dovuta a carenza di informazioni (o distorsioni del campo magnetico) e di circolo di energia tra i vari livelli dell’insieme umano costituito dalla sfera mentale, emotiva e corporea.
Il prof. Piergiorgio Spaggiari, fisico e medico chirurgo, uno dei maggiori esponenti della Medicina Quantica, spiega che: “Il benessere (…) è una questione di oscillazioni elettromagnetiche “ordinate”. Esiste un codice di riconoscimento tra le biomolecole, come quello accertato, tra basi del DNA e aminoacidi, che implica l’esistenza di un livello elettromagnetico della materia vivente che dialoga con il livello chimico, assicurando che il traffico delle molecole sia ben ordinato. Se questo “traffico” è armonico, ordinato per l’appunto, l’organismo è in salute. Al contrario, la malattia “nasce” all’origine, e può essere rilevata, come un disturbo della rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare e solo allo stadio finale, quando si manifesta con tutta la sua sequela di sintomi, dolori, diventa un’anomalia della struttura molecolare del corpo”.
Dunque, prosegue il Prof. Spaggiari, “L’organismo si mantiene in equilibrio dinamico grazie ai messaggi che le cellule si scambiano costantemente tra loro sotto forma di segnali elettromagnetici estremamente deboli, a frequenza definita. È proprio di queste energie infinitamente piccole, che si occupa la medicina quantistica, forse la più futuristica tra le medicine complementari” (tratto da un articolo della rivista scientifica Forma “Esercizi di energia quantistica”).
Si passa dal mondo dei fenomeni macroscopici (ad esempio la risonanza magnetica nucleare che si fa ad alte energie, molto utilizzato in ambito medico diagnostico) a quello dell’infinitamente piccolo (il complesso di frequenze elettromagnetiche e fenomeni di risonanza presenti nel corpo umano).
Come si sa, la fisica che si occupa dell’infinitamente piccolo è detta ‘quantistica’ (perché soggiace alla legge della meccanica quantistica teorizzata da Max Planck).
La medicina classica è basata su biochimica e farmaci; la medicina complementare è capace di agire a livelli più sottili e profondi, che agisce sui meccanismi che regolano i meccanismi, questo interesse si è mostrato nelle medicine alternative come la medicina tradizionale cinese e l’omeopatia.
La natura biologica vive di segnali, stimoli, da funzioni governate e condotte da segnali e legami elettromagnetici definiti ultra deboli, ma di fatto potentissimi perché, di grado in grado, dalla molecola alla cellula all’organismo intero, tutto si sviluppa, si struttura, cresce, deperisce, sostenuto e mosso da queste infinitesime ma fondamentali energie.
La scienza e la tecnologia più progredite sono in grado di comprendere e di misurare questi segnali elettromagnetici. Il corpo umano è percorso da un’intricata rete di codesti segnali necessari ai miliardi di cellule di cui siamo fatti per funzionare in modo coordinato e sano.
Come è possibile per una molecola percorrere una lunga distanza ed arrivare a destinazione al momento giusto e nel posto giusto senza sbagliare indirizzo?
Nell’ambito della fisica, un solo candidato può eseguire questo ruolo ed è il campo elettromagnetico.
Ne parlerò nel prossimo articolo.